Angela Panebianco

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Sono sempre stata particolarmente attratta dalla fotografia. Nel 2007 ho incominciato a fotografare con una Canon Ixus 40. Nel 2009 sono entrata nel circolo dei fotoamatori di Pergine, ho acquistato una reflex,
una Pentax K10 e in seguito una K5 e ho incominciato a guardare il mondo con occhi diversi questo anche perchè ho condiviso idee e progetti con altre persone. Ho iniziato fotogrando i laghi (perche dall’acqua hanno origine tutte le cose) e i castelli (elemento di forza, di invincibilità, di immortalità). Cerco sempre mentre scatto oppure in post produzione quel particolare, quel qualcosa che renda la foto un po’ magica, un po’ fatata. Nella ritrattistica ho scelto all’inizio di di lavorare su me stessa, un lavoro introspettivo, inconsapevolmente ho trasferito i sentimenti che provavo anche di sofferenza nelle immagini fotografate. Poi la voglia di osservare le altre persone, cercando di tirare fuori l’ambiguità, il mistero, la fantasia e la seduttività dell’animo femminile e maschile.
Facendo parte di un circolo ho imparato a lavorare non su una singola foto ma ad approfondire un argomento creando con una serie di fotografie una storia fotografica.
Sono cosciente di avere messo a nudo attraverso la fotografia il mio animo umano, mostrando degli aspetti profondi che mi appartengono, attraverso le immagini supero la mia innata timidezza.

E-mail: a.gosetti@yahoo.it

Nella ritrattistica un lavoro a cui tengo moltissimo è la rappresentazione di una leggenda. In ogni castello del Trentino esiste una leggenda che lo riguarda, c’è sempre un fantasma che vaga irrequieto nelle stanze o nei giardini del castello. In questo lavoro ho voluto rappresentare la leggenda della dama bianca di Pergine.

Altro lavoro a cui tengo in modo particolare è il fotoromanzo che ho costruito con protagonisti la bambola Barbie e Ken. Ho voluto reinterpretare una possibile storia d’amore moderna.

Ultimo lavoro di inizio 2016: Calligrafia, arte della scrittura ornamentale.