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Nicola Dallepiatte nasce a Trento il 16 maggio 1988, in una famiglia dove viaggi e avventura sono all’ordine del giorno. A soli tre anni, indossa gli sci, e si cimenta in escursioni alpine che colmano lo sguardo di meraviglia e lo allenano a catturare le forme del paesaggio. Accanto agli sci una valigia sempre pronta: Vienna, Parigi, i castelli bavaresi. Le capitali europee come immersione nella bellezza che l’ingegno umano è riuscito a creare.
Dopo aver concluso gli studi presso l’Istituto Tecnico di Istruzione Marie Curie di Pergine Valsugana, inizia a lavorare come programmatore informatico.
Per il primo viaggio da solo sceglie le immense distese del Canada, dove ghiaccio e neve creano figure sconosciute e la luce disegna sfumature irripetibili. La sua piccola compatta raccoglie la sfida di immortalare la meraviglia che si estende davanti agli occhi. Al ritorno, Nicola acquista una Canon EOS 500D, che diventa inseparabile compagna di avventure. Dalla sacralità dei tramonti africani alla fragorosa giungla metropolitana newyorkese: ogni colore, ogni suono diventa uno scatto. Ma la vera ispirazione resta la sua terra d’origine. In Trentino la natura regna maestosa, si rivela in scorci mozzafiato, canta tra acque cristalline e ti culla in notti buie e tempestate di stelle.
Nicola s’innamora dell’attimo e colleziona gocce di memoria. Dai reportage di viaggio, inizia a strutturare il suo lavoro su progetti: foto ad alta velocità con multiesposizione, ritratti, macro e still life. Non si accontenta più di imbattersi in attimi da immortalare. Si attrezza e va a stanarli. Diviene socio del Gruppo Fotoamatori Pergine, si diverte a sperimentare nuove tecniche fotografiche, supportato dalle nuove tecnologie.
Sito web: www.dallepiatte.com/nicola
Instagram: instagram.com/nicoladallepiatte
Facebook: facebook.com/nicola.dallepiatte
Gallus gallus domesticus
Alla scoperta dell’eleganza e della bellezza di un animale tanto comune e ignorato. Sempre affascinato dalla fotografia pubblicitaria di Oliviero Toscani, tanto semplice quanto efficace, ho voluto provare a costruire un mini studio fotografico nel pollaio e scattare a misura di gallina alcune pose naturali. Un soggetto quotidiano che ho cercato di ridisegnare attraverso la fotografia, gettando un nuovo sguardo sul mondo che ci circonda e mettendo in crisi la percezione comune della realtà, anche più banale.
Ho scelto un fondale omogeneo e privo di colore per far risaltare le sfumature dei colori, la perfezione dei particolari e la profondità dello sguardo di quest’animale tanto ingenuo. Aveva ragione Aristotele nel dire che in tutte le cose della natura esiste qualcosa di meraviglioso.